VERTICAL FIELD
Vertical Field e Plinio63 Hublab
presentano
VERTICAL FOOD@HOME
Expo Gate Milano – DAL 2 AL 10 OTTOBRE 2015
Allestimento del circuito Milano Green City
Milano, 24 Settembre 2015
Direttamente dal padiglione israeliano di Milano Expo 2015, arriva un nuovo modo di pensare green per l’edizione zero del festival del verde diffuso Milano Green City
Essere “green” oggi significa pensare consapevolmente ad un mondo migliore, dove ognuno vive meglio perché totalmente integrato ed impegnato nel sostegno e nella coltivazione di un mondo più sostenibile e naturale.
L’esperienza di Vertical Field, che coltiva campi agricoli, giardini e orti in verticale (grazie al sistema brevettato a basso consumo di acqua), unita alla intraprendenza e al knowhow di Plinio63 Hublab, network italiano di professionisti specializzati in progettazione architettonica e green, ha portato una nuova visione nella riqualificazione a verde degli spazi esterni e interni del nostro vivere quotidiano.
Vertical Field e Plinio63 Hublab credono fermamente che ogni insediamento residenziale/terziario urbano oggi, sia pronto per sostenere e promuovere iniziative individuali e di gruppo atte a un risanamento o alla conversione di ogni ambiente costruito, dove adottando le tecnologie Vertical Field, ogni muro, parete, superficie possa diventare un campo da coltivare oltre che un inaspettato giardino.
Vertical Field, la visionaria azienda ora insediata anche a Milano, ha costruito nel padiglione Israele di Milano Expò 2015 il più grande campo agricolo verticale mai realizzato, mediante un proprio sistema brevettato che permette di mantenere e coltivare una superficie di vegetazione in assetto verticale sia in esterno che in interno, a basso consumo di acqua.
Plinio63 Hublab, che ha riconvertito numerosi progetti di edilizia pubblica e privata, sostiene la visione di Vertical Field, pensando e progettando ambienti (indoor e outdoor) dove il verde non sia più solo un elemento decorativo architettonico, ma anche un vero e proprio campo da coltivare nel salotto di casa o sulla facciata degli stabili in cui viviamo. Green privato e autogestito che faccia bene sia agli utenti abituali che ai fruitori occasionali (la Comunità tutta) e dia buoni frutti.
Con questo incipit, si vuole sostenere e promuovere l’idea che non ci sono più limiti per coltivare e che quindi tutti possano avere il proprio spazio verde o addirittura il proprio ‘orto urbano’ da gestire in autonomia addirittura anche in un appartamento senza terrazzo, dove l’unico spazio sia il muro del soggiorno.
Plinio63 Hublab è convinta che anche chi non abiti in una villa o un rustico debba avere l’opportunità di far parte di una comunità agricola che non solo dia ‘buoni frutti’, ma consenta a tutti di impegnare il proprio tempo libero, sviluppando un hobby sano garantendo la logica (ormai imperante nei più innovativi paesi europei) del food@home, ovvero un orto personalizzato di essenze, frutti e verdure commestibili coltivabili presso il proprio domicilio, anche sull’unica parete del più piccolo monolocale.
Lattughe, radicchi, finocchi, fragole e zucchine, a km “zero”, grazie alla tecnologia Vertical Field sono dunque oggi disponibili in pannelli modulari assemblabili a parete o anche a pannelli verticali auto-portanti, in modo da poter realizzare tutto questo.
Dieci orti verticali rivestono allora ExpoGate, già simbolo di Milano che si apre al mondo, orti che si potranno costruire da sé durante i due Workshop “VERTICAL FOOD@HOME” alle ore 16.00 di sabato 03 e domenica 04 ottobre 2015, aperti liberamente a tutti.
Consigliata una registrazione a info@verticalfield.com o info@plinio63.it
Una tecnologia che cambierà il volto del paesaggio urbano per sempre e darà una spinta alla capacità di coltivazione all’interno delle città in tutto il mondo, meglio spiegato durante il Seminario “I CAMPI AGRICOLI IN VERTICALE” previsto per sabato 03 ottobre 2015 nello spazio Sforza.
L’obiettivo comune si concretizza nella riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare ma anche nella riqualificazione delle diverse ed attuali condizioni di vita, dettate dai più che noti cambiamenti di status sociale come ad esempio il fatto di avere una classe manageriale sempre meno impegnata, dove gli individui si riscoprono agricoltori cittadini, trasformando eventuali penalità in valori aggiunti e in nuove opportunità per tutti di vivere meglio.
Oltre al principio di far bene all’ambiente quindi, si introduce anche quello del benessere della società e dei valori etici dell’impiego del proprio tempo.
Il concept offre poi uno spunto di riflessione addirittura sul miglioramento del microclima grazie ad una più elevata e ossigenata indoor air quality (con magari anche l’introduzione e diffusione di agenti benefici), con conseguente innalzamento dei parametri rilevabili evitando di ricadere nella sick building syndrome.